Canyoning calata con la corda

Canyoning: consigli utili per approcciarsi al torrentismo

Tra le svariate attività sportive che si possono praticare in natura, il canyoning è, senza dubbio, una delle più emozionanti e divertenti. Soltanto chi ha sperimentato il piacere di attraversare canali, gole e torrenti può comprendere a fondo la bellezza del torrentismo, uno sport ancora poco conosciuto ma sempre più diffuso tra gli appassionati di outdoor.

Che cos’è il canyoning?

calata con corda

Il canyoning (espressione tradotta in italiano con il termine “torrentismo”) è una disciplina che unisce alpinismo e sport acquatici. Consiste nella discesa – rigorosamente a piedi – lungo il corso d’acqua di torrenti di montagna, che nel tempo hanno eroso le rocce creando gole e forre.

Praticare canyoning è un’ottima occasione per scoprire luoghi di incredibile fascino, dei veri e propri parchi acquatici naturali. Il torrentismo prevede degli elementi tipici come calate in corda lungo pareti rocciose e cascate, scivoli naturali – i cosiddetti toboga – corridoi acquatici, strettoie, tuffi in pozze cristalline e tratti da superare a nuoto.

Avventurarsi nei canyon più o meno profondi richiede una buona acquaticità, un equipaggiamento adatto e la perfetta conoscenza del percorso. Ecco perché, è sempre bene affidarsi a una guida qualificata, che sappia scegliere i luoghi più indicati per un principiante e insegnare le tecniche giuste per affrontare simili percorsi.

Con i dovuti accorgimenti, il canyoning è un’attività che regala emozioni e adrenalina e che può essere praticata da chiunque sia in buone condizioni fisiche e abbia una certa attitudine all’avventura. Inoltre, è uno sport che aiuta a raggiungere consapevolezza e autonomia nei movimenti, sia nei siti rocciosi e di montagna che in quelli acquatici.

Canyoning: un’attività per immergersi nella natura

Il canyoning è una disciplina che si sta affermando tra gli appassionati di trekking ed escursioni. Per chi ama perdersi tra luoghi magici e incontaminati, rilassarsi nel silenzio della natura, lontano dal frastuono e dalla frenesia della routine cittadina, il torrentismo è, senza dubbio, uno sport da sperimentare almeno una volta nella vita.

Rispetto ad altre attività che possono essere praticate anche in città o presso strutture attrezzate, il canyoning richiede un ambiente specifico: quello delle gole o forre. Si tratta di canali tortuosi che attraversano le rocce, segno dell’erosione causata dal passaggio perpetuo dell’acqua. Hanno una lunghezza e una profondità variabile e al loro interno scorrono torrenti più o meno abbondanti (a seconda del luogo e del periodo dell’anno).

La caratteristica del canyoning che ha reso questo sport sempre più popolare tra gli amanti dell’escursionismo, consiste proprio nell’alternanza di tratti rocciosi e acquatici e, dunque, momenti di arrampicata a scivolate e tuffi.

Tra gli elementi più divertenti del canyoning ci sono i toboga, gli scivoli naturali creati dallo scorrimento dell’acqua sulla roccia. Immancabili sono anche le calate in corda per attraversare cascate e pareti a strapiombo. Tutto questo, ovviamente, sotto l’attenta supervisione della guida che insegna ai partecipanti a muoversi in sicurezza e fornisce il supporto necessario durante tutta l’attività.

Torrentismo: un’attività adatta a tutti

Canyoning toboga

Il canyoning è uno sport divertente che si pratica, solitamente, in piccoli gruppi (composti da circa 4-10 persone). Sebbene comporti il superamento di ostacoli (cascate, dislivelli, scivoli), non può essere definito “estremo”, in quanto è possibile scegliere percorsi di difficoltà variabile: dai più semplici, adatti anche ai meno esperti, a quelli più complessi.

Per approcciarsi al torrentismo, serve innanzitutto un ottimo spirito di avventura. Per quanto riguarda le capacità fisiche, non è necessario essere né atleti né esperti nuotatori. Basta avere una buona acquaticità e agilità, in quanto ci si deve muovere su terreni scoscesi, irregolari e scivolosi, e scegliere il percorso più adatto al proprio livello. I percorsi più semplici sono adatti anche ai bambini.

L’equipaggiamento per un’esperienza di torrentismo

L’attrezzatura tecnica per fare canyoning viene fornita dalla guida o dal centro outdoor a cui ci si rivolge. Bisogna invece avere con sé costume da bagno, maglia termica, scarpe da trekking, asciugamano e cambio completo, poiché ci si bagna tutti da capo a piedi.

Nello specifico, ecco tutto l’occorrente per fare canyoning:

  • muta in neoprene;
  • corde semi-statiche, appositamente trattate con materiali idrorepellenti;
  • discensore;
  • imbragatura cosciale e moschettoni;
  • caschetto (come quelli adoperati per le escursioni speleologiche);
  • action cam da fissare sul casco (se il casco è dotato di attacco appropriato)

In via opzionale, ci si può anche munire di giubbotto salvagente e di sacca impermeabile per riporre cellulare e altri oggetti, sebbene sia sconsigliabile portare con sé elementi che possono essere danneggiati o creare impedimenti.

I migliori percorsi di canyoning in Italia

Calata con corda

Nel nostro paese ci sono tantissimi luoghi adatti al torrentismo, generalmente poco conosciuti e che proprio grazie a questa disciplina possono regalare emozioni e divertimento. Fare canyoning vuol dire addentrarsi in ambienti naturali non accessibili in altro modo, rimasti quindi intatti e incontaminati. Scopri quali sono i migliori percorsi, da nord a sud Italia.

Canyoning in Trentino-Alto Adige

In Trentino-Alto Adige ci sono alcuni dei percorsi più famosi tra gli appassionati di torrentismo. Il Rio Nero e il Rio Palvico, ad esempio, sono torrenti montani che scorrono nella Valle di Ledro e sono accessibili dai comuni di Storo o Tiarno. Per fare canyoning in Trentino nelle vicinanze del Lago di Garda, invece, si può partire da Arco, Riva del Garda o Torbole. Spostandosi più a nord si può fare canyoning in Val di Sole tra i meravigliosi paesaggi delle Dolomiti.

Scopri il canyoning in Trentino

Canyoning in Lombardia

canyoning lombardia

Chi vuole fare canyoning in Lombardia avrà la possibilità di esplorare uno dei canyon più noti anche a livello internazionale, quello della Val Bodengo. Immerso nella natura incontaminata tra la Valtellina e la Valchiavenna, questo percorso di canyoning si divide in più tratti di diversa lunghezza e difficoltà. Tra le proposte per fare canyoning sul Lago di Garda, il versante bresciano offre diverse possibilità a Tremosine e Toscolano Maderno.

Scopri il canyoning in Lombardia

Canyoning in Veneto

Le proposte di canyoning in Veneto si concentrano nelle province di Verona e Belluno. Poco lontano dalle sponde veronesi del Garda, si può fare canyoning a Brentino nel cosiddetto Vajo dell’Orsa, una forra che offre diversi percorsi adatti a famiglie, principianti ed esperti. In Valbelluna, invece, un percorso da non perdere è quello della Val Maor.  

Scopri il canyoning in Veneto

Canyoning in Piemonte

Val bianca canyoning

Tra i migliori percorsi di canyoning in Piemonte è sicuramente da segnalare quello sul torrente Sorba, in Valsesia. Le attività guidate partono da diversi centri della valle come Piode, Balmuccia e Scopetta. Un altro itinerario da non perdere per gli appassionati di torrentismo è quello della Val Bianca, nel verbano, noto soprattutto per una grande cascata finale di quasi 100 metri. In provincia di Torino, invece, si può fare canyoning sul Rio Claro, a un’ora dal capoluogo piemontese.

Scopri il canyoning in Piemonte

Canyoning in Liguria

In Liguria si può praticare canyoning in diversi piccoli affluenti di torrenti che scorrono tra i monti e giungono fino al mare. È il caso del Rio Lerca, ad Arenzano, e del Rio Santa Lucia, in provincia di Imperia. Tra le esperienze di torrentismo in Liguria, è da segnalare anche la novità del coasteering, una sorta di canyoning costiero che si pratica con le stesse tecniche esplorative delle gole fluviali, ma tra le scogliere a picco sul mare.

Scopri il canyoning in Liguria

Canyoning in Toscana

Canyoning Rio Selvano

Chi vuole fare canyoning in Toscana può addentrarsi tra i borghi della Garfagnanao della Lunigiana ed esplorare luoghi di grande fascino naturalistico tra il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e le Alpi Apuane. Uno dei percorsi più noti e suggestivi è quello del Rio Selvano, in provincia di Lucca. Altri percorsi sono sparsi per tutta la regione, da Massa Carrara a Grosseto, con possibilità di provare varianti come il dry-canyoning o lo speleo-canyoning.

Scopri il canyoning in Toscana

Canyoning in Umbria

Tra i rilievi boschivi e le valli incontaminate dell’Umbria sono nascoste diverse forre, che è possibile esplorare quando i torrenti presentano un livello idrometrico adeguato. Tra i migliori percorsi di canyoning in Umbria ci sono le Gole di Prodo a Orvieto e Forra del Casco in Valnerina, entrambi poco lontani dalla Cascata delle Marmore.

Scopri il canyoning in Umbria

Canyoning nel Lazio

canyoning lazio

Chi vuole fare canyoning nel Lazio può recarsi a Subiaco, a poco più di un’ora da Roma, e avventurarsi nelle gole del fiume Aniene. Un’altra zona che offre diversi percorsi di torrentismo è quella dei Monti Sabini, in provincia di Rieti ai confini con l’Umbria, dove il paesaggio è più agreste e incontaminato e si possono scoprire luoghi molto suggestivi come il Fosso di Riancoli o il Fosso della Mola.

Scopri il canyoning nel Lazio

Canyoning in Campania

Un’esperienza di canyoning può essere un modo divertente e avventuroso per scoprire le bellezze naturali del Parco Nazionale del Cilento. Dal comune di Postiglione, in provincia di Salerno, si può partire per un percorso di canyoning sul torrente Torno e affrontare un itinerario di livello intermedio con tutte le caratteristiche principali del torrentismo: cascate, scivoli, gole, pozze e calate in corda.

Scopri il canyoning in Campania

Canyoning in Sicilia

gole di alcatara

Nella parte orientale della Sicilia, a metà strada tra l’Etna e le coste di Taormina, c’è un luogo unico nel suo genere: le Gole dell’Alcantara. Si tratta di un canyon scavato dall’omonimo fiume nella roccia vulcanica, che stupisce per le forme e i contrasti tra le pareti laviche e l’acqua cristallina. Tra le varie attività che vengono organizzate in questa zona, ci sono anche percorsi di canyoning e di body rafting (una variante più soft, senza le calate in corda).

Scopri il canyoning in Sicilia

Canyoning in Sardegna

Quando si pensa alla Sardegna, ci vengono subito in mente le spiagge paradisiache dalla sabbia chiara e le acque cristalline. Tuttavia, spostandosi dalle coste verso l’entroterra si possono scoprire luoghi interessanti e suggestivi e il canyoning può essere l’attività ideale per esplorare località sconosciute al turismo di massa. Tra i migliori percorsi di torrentismo in Sardegna è da segnalare il Rio Zairi e il Torrente Coxinas, nel Sud Sardegna. Chi invece non vuole allontanarsi dal mare può provare il coasteering tra Chia e Pula e godersi incredibili tuffi dagli scogli.

Scopri il canyoning in Sardegna

Le proposte di Freedome non finiscono qui. Se non hai ancora trovato l’esperienza che cercavi, dai un’occhiata al catalogo completo dei percorsi di canyoning.

Informazioni utili per effettuare un’escursione di canyoning

Se stai pensando di provare l’esperienza del canyoning e vuoi sapere tutto sullo svolgimento dell’attività, puoi dare un’occhiata alle domande frequenti. Se alla fine della lettura avrai ancora dubbi, potrai contattare il nostro servizio clienti via chat, e-mail o telefono.

Quando si può fare canyoning?

Solitamente i percorsi di canyoning vengono proposti nel periodo compreso tra aprile e ottobre. Bisogna però sempre considerare il livello idrometrico dei torrenti, che può essere influenzato dalle precipitazioni. Inoltre, in alcune zone del centro e del sud Italia c’è la possibilità che i torrenti siano in secca nei mesi più caldi.

Sono richiesti requisiti minimi per fare canyoning?

Tendenzialmente il canyoning è un’attività per tutti. I percorsi più semplici non richiedono nessun requisito particolare, se non quello di essere in buona salute, avere un buon rapporto con l’acqua e un minimo di predisposizione all’attività fisica. Per i percorsi più impegnativi è preferibile avere almeno un’esperienza precedente. Prima di partire si fa sempre un briefing in cui la guida spiega le tecniche di progressione che verranno utilizzate e le norme di sicurezza.

Da che età si può partecipare?

L’età minima per fare canyoning dipende dal percorso. Mediamente, è tra i 12 e i 14 anni ma esistono percorsi più semplici adatti anche a bambini dai 6 anni in su. Il fatto che un percorso sia più semplice non vuol dire che sia privo di emozioni o noioso. Al contrario, può essere un’ottima occasione per svolgere un’attività insolita e divertente con tutta la famiglia.

Il nuoto è sempre previsto nel canyoning?

Dipende dal percorso. Ci sono itinerari che non lo prevedono affatto e, in ogni caso, i tratti a nuoto che si possono incontrare nelle discese dei torrenti sono piuttosto brevi. Non è necessario essere nuotatori esperti per fare canyoning, in quanto la muta in neoprene favorisce il galleggiamento. Per chi vuole sentirsi ancora più sicuro è possibile richiedere un giubbotto salvagente.

Qual è l’altezza massima dei salti e delle calate in corda?

Gli ostacoli del canyoning variano a seconda del percorso. L’altezza massima dei salti in acqua è di circa 12 metri, mentre quella delle calate in corda può superare i 50 metri nei percorsi più impegnativi. Durante le calate si è sempre assicurati con imbrago e moschettoni.

Gli ostacoli sono obbligatori?

Di solito gli ostacoli non sono obbligatori e c’è sempre una via alternativa per aggirarli. Nel caso in cui ci siano ostacoli non aggirabili, la guida lo segnala sempre in anticipo e offre il supporto necessario affinché tutti possano superarli senza grosse difficoltà.

Il canyoning è pericoloso?

Se svolto insieme a guide esperte e su un percorso adeguato al proprio livello, il canyoning può ritenersi un’attività sicura. Come per tutte le attività svolte nella natura, c’è una minima componente di rischio che non può essere annullata con assoluta certezza. In ogni caso, le guide che accompagnano le persone nei percorsi di canyoning sono professionisti qualificati e certificati, utilizzano attrezzatura moderna e controllata e prima di partire verificano scrupolosamente le condizioni meteo per ridurre al minimo i rischi ambientali.

Come bisogna vestirsi?

Per fare canyoning basta indossare un costume da bagno e una maglia termica (opzionale e preferibile nei periodi più freschi). Le calzature più adatte sono gli scarponcini da trekking alti fino alla caviglia. In alternativa, vanno bene anche scarpe da ginnastica con buona suola. Non sono adatte scarpe da scoglio, scarpe aperte o calzari da sub.

L’attrezzatura è compresa?

Sì, l’attrezzatura è compresa nella quota di partecipazione e viene fornita dalla guida. È inclusa la muta in neoprene, il casco e il materiale tecnico per le calate (corda, imbrago e moschettoni). Su richiesta, può essere fornito anche un giubbotto salvagente.

Cosa bisogna portare con sé?

Occorre portare con sé un asciugamano e un cambio di vestiti completo, incluso intimo e scarpe. Può essere utile portare anche dei sacchetti di plastica per riporre gli indumenti bagnati.

Si possono fare foto e video?

Solitamente la guida porta con sé una fotocamera waterproof per fare foto e video che poi consegna ai partecipanti. Non è possibile portare il cellulare o la macchina fotografica in quanto si bagnerebbero e sarebbero un impedimento per il partecipante. Eventualmente, si può portare una GoPro da fissare sul casco (in questo caso bisogna accertarsi che ci siano a disposizione caschi con attacco).

Si hanno a disposizione docce e spogliatoi?

Dipende dall’attività, ma non tutti i percorsi fanno base a un centro outdoor dotato di docce e spogliatoi. Spesso l’incontro con la guida avviene presso un parcheggio, per cui ci si cambia sul posto. Come per tutte le attività nella natura, bisogna munirsi di spirito di avventura e adattamento!

Fa freddo in acqua?

Generalmente il canyoning si svolge in ambienti montani, dove l’acqua dei torrenti mantiene temperature fresche anche d’estate. Nulla di preoccupante, perché la muta in neoprene funge da isolante termico e l’adrenalina del percorso non fa di certo pensare al freddo!

Cosa succede in caso di maltempo?

Il canyoning si può svolgere anche in caso di pioggia, a meno che condizioni particolarmente avverse non mettano a rischio la sicurezza dei partecipanti. Sarà la guida a valutare le condizioni meteo ed, eventualmente, a sospendere l’attività. In caso di annullamento dell’attività causa meteo o forza maggiore, prenotando con Freedome si ha diritto al rimborso completo della quota pagata o alla scelta di una data alternativa per lo svolgimento dell’attività.

Ora che conosci tutto quello che c’è da sapere sul canyoning, ti basterà solo visitare il catalogo, selezionare l’attività più adatta a te e sarai finalmente pronto per partire all’avventura!

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