Per definire cos’è l’Hydrospeed bastano tre semplici parole: acqua, velocità, adrenalina. Tra gli sport estremi fluviali, è quello che più di tutti consente il contatto diretto con l’elemento naturale – l’acqua – nella sua forma più selvaggia.
Affrontare le rapide aggrappati ad un galleggiante, schivare le rocce e assecondare la corrente, per discendere il fiume in un modo totalmente nuovo.
Data la sua particolare natura, i posti migliori dove fare Hydrospeed in Italia sono concentrati nelle zone del nostro paese ricche di torrenti e catene montuose da cui nascono. In particolare, ci riferiamo alla Val d’Aosta, alla Lombardia, al Piemonte e al Trentino Alto Adige.
Non mancano anche i posti dove fare Hydrospeed al Sud Italia e al centro, come il Fiume Lao in Calabria o il fiume delle Marmore in Umbria. Più avanti, vedremo nel dettaglio alcuni dei migliori fiumi italiani dove fare Hydrospeed al meglio delle sue possibilità.
Prima di scendere nel dettaglio, è importante sottolineare come per praticare l’Hydrospeed serva saper nuotare, avere una buona forma fisica e non aver paura di immergersi nelle turbolente acque di un torrente. In cambio, questa disciplina saprà regalare momenti indimenticabili.
Almeno fino alla prossima discesa!
Cos’è l’Hydrospeed e cosa significa
L’Hydrospeed è un’attività sportiva da praticare in acqua, nata in Francia intorno alla metà del secolo scorso, e affermatasi in tutta Europa nei decenni successivi.
Originariamente, questo sport estremo consisteva essenzialmente nel nuotare a corpo libero lungo torrenti e rapide fluviali, senza l’aiuto di nessuna attrezzatura che non fossero gli arti di chi la stesse praticando.
Più avanti, per rendere più facile e sicura la disciplina, è stato introdotto l’utilizzo del Galleggiante, un vero e proprio Bob Fluviale che permette al nuotatore di mantenersi saldo in acqua, manovrare la propria traiettoria con più semplicità e – cosa non da poco – proteggersi dagli speroni e dalle rocce disseminate lungo il fiume.
L’origine del nome, del resto, lascia ben intendere quali siano gli elementi fondamentali di questo sport.
Hydrospeed infatti nasce dalla crasi dei termini “Hydro” e “Speed”. Il primo deriva dal greco antico ed è il prefisso per “acqua”, assumendo in questo modo l’accezione di “qualcosa che sfrutta la potenza dell’acqua”. Il secondo invece, come sappiamo, vuol dire “velocità”.
Sfruttare la potenza dell’acqua per andare veloci, insomma. E sentirci potenti a nostra volta.
Come discendere i fiumi: tecniche per Hydrospeed
Come fare Hydrospeed? Principalmente, tenendosi ben saldi al Galleggiante. In secondo luogo, ascoltando attentamente i dettami dell’istruttore, che non mancherà di spiegare nel dettaglio tutte le posizioni da adottare in acqua mentre si discende con il Bob Fluviale.
A grandi linee, la postura è a pancia in giù, sdraiati sul Galleggiante, il quale viene manovrato semplicemente spostando il peso del corpo nella direzione che vogliamo intraprendere.
In contemporanea, ci daremo spinta e propulsione con le gambe, sbattendo le pinne. Per il resto, basterà assecondare la corrente del fiume, correggendo la traiettoria in caso di ostacoli o torrenti tortuosi.
Naturalmente esistono percorsi da fare in Hydrospeed più o meno difficili, a seconda del grado di esperienza e di forma fisica dello sportivo. Prima del “battesimo dell’acqua”, ogni centro dedica qualche minuto ad un veloce briefing dove vengono illustrati i comandi, le posizioni e le tecniche per l’Hydrospeed.
Chi può fare Hydrospeed? Come detto precedentemente, chi è dotato di buona forma fisica, è capace di nuotare ed è disposto a faticare. Di solito, dati gli sforzi richiesti, le strutture che lo praticano pongono dei paletti anagrafici, generalmente fissati dai 18 ai 60 anni. In ogni caso, sempre meglio chiedere informazioni al momento della prenotazione.
Attrezzatura e abbigliamento per l’Hydrospeed
Cosa serve e come ci si veste per fare Hydrospeed? Partiamo dall’elemento principale: il Galleggiante.
Questo Bob Fluviale può essere realizzato in plastica o in schiuma (leggero e adatto alle corporature più minute), ed è composto da:
- Impugnature metalliche
- Bulbo frontale
- Due galleggianti laterali
- Alloggiamento per i gomiti
La sua forma permette a chi lo utilizza di mantenere una posizione comoda e sicura, rendendo allo stesso tempo semplici le manovre.
L’abbigliamento idoneo per l’Hydrospeed, invece, deve tenere in conto una cosa fondamentale: che ci sia pioggia o splenda il sole, si è immersi costantemente nell’acqua di un torrente.
Ergo, ci si bagna sempre, e fa freddo.
Ecco perché va indossata una speciale muta in neoprene che isoli il corpo dalle basse temperature del fiume. Si tratta di tute spesse anche 5 mm, ideali per mantenersi asciutti e quanto più possibile caldi.
Completano l’attrezzatura i guanti termici, la giacca ad acqua e le pinne. Oltre a questi, non vanno dimenticati il casco e il giubbotto di salvataggio, perché al primo posto deve sempre esserci la sicurezza.
Abbigliamento tecnico per Hydrospeed e galleggiante sono generalmente forniti dalle strutture che lo praticano, spesso dotate anche di spogliatoi e docce calde (che dopo essere usciti dall’acqua possono essere piacevoli quasi quanto l’esperienza appena vissuta).
Hydrospeed: i costi
Quanto costa fare Hydrospeed in Italia? I prezzi variano da struttura a struttura, ma generalmente rientrano nella fascia tra i 50 e i 70 € a persona.
Nel prezzo rientrano anche l’affitto delle attrezzature e, di norma, anche l’utilizzo degli spogliatoi, oltre ad un’assicurazione valida in caso di infortuni durante l’attività.
Dove praticare Hydrospeed in Italia
A questo punto, dopo aver scoperto quanto può essere emozionante questo sport, è utile sapere dove fare Hydrospeed in Italia e quali sono i fiumi più belli dove praticarlo.
Ecco una veloce panoramica di alcuni dei posti migliori per praticare l’Hydrospeed:
- Marmore: in Umbria, uno dei posti più rinomati per l’Hydrospeed in Italia. Ai piedi delle omonime cascate, il fiume delle Marmore regalerà emozioni e uno scorcio da favola.
- Val di Sole: una delle capitali degli sport estremi acquatici in Italia. Siamo in Trentino-Alto Adige, e a farla da padrone sarà il Fiume Noce.
- Valsesia: le gole del Sesia, in Piemonte, sapranno garantire la cornice più suggestiva possibile dove discendere il fiume Sesia in Hydrospeed, con una gran varietà di scelta nei percorsi e nella difficoltà.
- Brenta: il fiume Brenta, nel Veneto, è una delle location preferite da alcuni campioni olimpici di canottaggio. Un biglietto da visita che basta per renderlo affascinante a chi si affaccia verso gli sport fluviali.
- Lombardia: è possibile praticare Hydrospeed in Lombardia, soprattutto in Valtellina, nel Ticino e nei torrenti vicini al Lago di Garda.
- Valle d’Aosta: lungo la Dora Baltea, il Colorado d’Italia per l’impetuosità delle sue rapide. Nasce dal Monte Bianco e arriva fino in Piemonte. L’Università dell’Hydrospeed, sotto certi aspetti.