Speleologia: alla scoperta dell’affascinante mondo sotterraneo

Speleologia: alla scoperta dell’affascinante mondo sotterraneo

Ti affascinano i luoghi remoti e ancora poco conosciuti? È arrivato il momento di avventurarti sottoterra! Dopo città d’arte, località marittime, montagne da scalare e fiumi da percorrere, oggi esploreremo le grotte. Preparati a immergerti nel buio alla scoperta di tutti i segreti di queste suggestive cavità sotterranee: sarà un po’ come calarsi nell’atmosfera del film “I Goonies”, ma in veste di provetti speleologi!

Che cos’è la speleologia

speleotrekking Monte Cucco

Tuta impermeabile, scarponi, casco e luce sulla testa: sicuramente quest’immagine ti è familiare, specie se ambientata all’interno di una grotta. Ma di cosa si tratta? E qual è il lavoro dello speleologo?

Il termine speleologia ha un significato molto semplice: spélaion e lògos, dal greco, significano rispettivamente caverna e discorso. E la speleologia è proprio questo: una disciplina scientifica che si occupa non solo dell’esplorazione del mondo sotterraneo, ma anche della documentazione, tutela e divulgazione di questi ambienti. 

Storia e curiosità sulla speleologia

speleologia a Equi Terme

Quando nasce la speleologia? Ecco una risposta che probabilmente ti stupirà: nella preistoria!

L’esplorazione dei vuoti sotterranei è infatti un’attività molto antica: basta pensare agli uomini primitivi, che sfruttavano le caverne come “case” in cui ripararsi. Ma se vogliamo indicare una vera data, la prima testimonianza risale all’853 a.C., quando il re assiro Salmanassar III si recò nelle caverne alle sorgenti anatoliche del fiume Tigri, per poi commissionare un bassorilievo commemorativo come decorazione delle porte del suo palazzo.

Fu solo dall’Ottocento che, tuttavia, nacquero le basi della speleologia moderna, mentre nel nostro Paese la costituzione della Società Speleologica Italiana – l’associazione nazionale di riferimento – è datata ufficialmente al 1950.

Come prepararsi per fare speleologia

speleologia a Lucca

Sei già pronto alla tua esperienza da Indiana Jones? Per iniziare non ti serve un vero e proprio corso di speleologia, ma è importante comunque prendere alcuni accorgimenti.

1. Abbigliamento

Stivali di gomma alta o scarponcini da alpinismo impermeabili sono le calzature più indicate. Per proteggerti dal freddo indossa una sottotuta calda e leggera (perfetta in pile) e sopra una tuta in tessuto sintetico parzialmente impermeabile o una tuta a tenuta stagna in PVC. Indispensabile anche un casco da speleologia

Tranquillo, non dovrai davvero procurarti tutto questo materiale, perché nel caso delle escursioni prenotate su Freedome tutto il necessario ti verrà fornito dalla guida. 

2. Illuminazione

Per farti strada nelle grotte dovrai affrontare anche lunghi tratti completamente al buio. Per questo servirà una luce frontale a batteria e una di riserva, da utilizzare in caso si scarichi la fonte di illuminazione primaria.

3. Imbragatura e materiali da speleologo

La progressione orizzontale nelle cavità sotterranee non richiede generalmente particolari materiali, ma solo alcune tecniche per procedere lungo le tipiche strettoie. Se la grotta presenta tuttavia pozzi d’acqua è necessario equipaggiarsi con corde di tipo statico – indispensabili per scendere e risalire dal pozzo – da fissare alla roccia tramite armi, oltre a moschettoni e imbragature in stile alpinismo. 

Dove fare un’esperienza di speleologia in Italia

speleologia in Sicilia

Vuoi provare la speleologia in Italia? Buone notizie: il nostro Paese è disseminato di grotte, presenti praticamente in ogni regione. Potrai avventurarti nelle cavità montane che si susseguono dall’arco alpino agli Appennini e arrivano fino alla Sicilia e alla Sardegna. Ma anche andare alla scoperta delle innumerevoli grotte marine che costellano i litorali italiani o delle grotte vulcaniche, i cosiddetti “Tubi di lava” creati dal passaggio del magma.

Nel Lazio, ad esempio, ti aspettano le affascinanti grotte del Parco dei Monti Simbruini, dove potrai immergerti in un paesaggio di stalattiti, stalagmiti e piccoli laghetti da attraversare.

Un’altra meta da non perdere è la Toscana, ricca di cavità create dai fenomeni carsici. Hai mai sentito una grotta “gridare”? È la “Tana che urla” delle Alpi Apuane, dove attraverserai epoche geologiche lontanissime, in un paesaggio disseminato di rocce calcaree, ruscelli e cascate  sotterranee. E nel silenzio più totale sentirai un suono simile a un urlo umano!

Il Piemonte ti aspetta invece con il Parco delle Capanne di Marcarolo: sulla strada dei cercatori d’oro potrai inoltrarti lungo affascinanti cunicoli dove, fin dal 1500, i minatori estraevano ricchezze. Un’avventura di oltre 5 ore per ammirare resti di mulini, i bellissimi paesaggi dei Laghi della Lavagnina e conoscere il geotritone, piccolo esemplare di salamandra terrestre che vive solo qui, nelle Alpi Marittime.

E infine c’è l’Umbria: nella piccola regione al cuore dell’Italia si trova la Grotta di Monte Cucco, una delle grotte carsiche più grandi di Italia. Canali scavati da torrenti sotterranei, stalattiti e stalagmiti si susseguiranno in un percorso illuminato solo dalle torce. Per poi raggiungere la luce del giorno, con una splendida vista panoramica sull’Appennino.

L’avventura chiama: hai già scelto la prima grotta da esplorare?